Siamo tornati dal Future Everything di Manchester dove abbiamo incontrato un sacco di persone stimolanti. Non abbiamo vinto il primo premio, ma aver conosciuto Enric Senabre Hidalgo (CEO di Goteo) che ha scelto il nostro progetto come caso di studio per il crowdfunding è stato il massimo!
Tutto è iniziato il giovedì mattina, quando abbiamo conosciuto i nostri “avversari” tra cui il gigante olandese Lars, che è stato sicuramente il più alla mano e con una parlantina inarrestabile! Arrivati in un co-working abbiamo partecipato ad un micro-workshop per la costruzione di un progetto crowdfunding, lavorando spalla a spalla con Milena Popova di Europeana e dopo questo lavoro di 40 minuti, abbiamo parlato per la prima volta del nostro progetto di fronte a una platea internazionale.
Il pomeriggio, appena arrivati alla Town Hall, siamo stati indirizzati verso Enric: conosceva già il progetto, glielo abbiamo presentato in dettaglio e dopo averci fatto un workshop dedicato, facendoci studiare anche progetti che sono stati finanziati grazie a Goteo, ha usato Europeana Beacon come esempio di progetto su cui costruire il crowdfunding! C’è stato un bel brain storming e molti partecipanti si sono innamorati del progetto. Abbiamo finito la giornata con nuove amicizie e nuove idee per portarlo avanti, cambiando notevolmente la nostra visione commerciale!
“Buongiorno. Siamo quelli di ieri…” è stato il nostro tormentone nella preparazione del pitch: nessuno aveva idea di come affrontarlo! Invece è stato molto semplice anche se l’emozione era alta, ma anche l’adrenalina!
Poi la noia totale: ora “Ora arrivano i giornalisti per le interviste!”, “Cinque minuti e i giornalisti vengono!”, “Salve sono uno dei giornalisti, stiamo finendo un’altra intervista e arriviamo”, “Ragazzi, i giornalisti sono dovuti andare via!” 4 ore di attesa, usata comunque per fare due chiacchiere con gli altri partecipanti. Poi ci hanno ci chiamato per andare dalla giuria, un incontro che doveva durare 20 minuti, ma che invece è durato 35 minuti! Poi finalmente liberi!!!
15 minuti di albergo, poi a piedi verso il Royal Northern College of Music dove c’è stata la premiazione. Un birrino artigianale al Thiristy Scholar e poi in mezzo alla festa! Alla premiazione eravamo tutti emozionati, forse ci credevamo un po’, ma avendo sentito le presentazioni di tutti ci siamo resi conto che la concorrenza era comunque di alto livello: ci è piaciuto molto il progetto francese di Plume Labs sul monitoraggio atmosferico delle grandi città, Allryder per ottimizzare gli spostamenti con i mezzi pubblici (progetto inapplicabile a Livorno!) e ci è restato simpatico anche il progetto Bileit per la vendita last minute di biglietti teatrali, forse anche perché uno di noi a caso è anche il direttore artistico di una compagnia teatrale in città. Ma quando hanno annunciato che il progetto vincitore era GoOV di Lars siamo stati contenti! Il suo progetto dedicato alla mobilità su mezzi pubblici per persone con disturbi mentali, inizialmente ci rendeva molto perplessi (per la serie “Uno smartphone in mano ad un malato di mente dura quanto i gatti sull’Aurelia!”), ma parlando con Lars che ci ha spiegato esattamente di cosa si tratta e come funziona, ne siamo rimasti profondamente affascinati per l’importanza sociale che ha, per i risultati già ottenuti (l’84% dei soggetti che lo sta testando è passato ad usare solo mezzi pubblici), e per la grande dedizione che ha per questo progetto!
Torniamo quindi a casa con una grande esperienza e con nuove amicizie, come Lars, le ragazze che hanno partecipato al brain storming: Hellen, Geraldine ed Ina che hanno vinto uno dei premi di Europeana Creative, poi Enric e Anne Marie di Goteo e infine abbiamo ritrovato Milena e James di Europeana, che credono molto nel nostro progetto.
Rientrati a Livorno abbiamo finito il trasloco nel nuovo ufficio e da oggi abbiamo ripreso a pieno ritmo le nostre attività!