Il 2019 è stato l’anno della separazione tra Google e Huawei. Huawei ha risposto prontamente e oggi vediamo già in tv pubblicità che presentano l’AppGallery, il nuovo store del colosso cinese. Questa novità comporta la necessità di creare una specifica versione Huawei delle app da inserire nel nuovo store, ed è proprio quello che Oimmei sta già facendo per i suoi clienti.
Se stavate pensando di comprare un dispositivo mobile Huawei vi anticipiamo che non troverete più il Google Play per scaricare le vostre App preferite, ma l’AppGallery, lo store che Huawei ha creato in maniera autonoma dopo il divorzio da Google nel 2019.
Nello store Huawei non troverete tutte le App del Google Play perché per renderle compatibili con il nuovo store gli sviluppatori devono fare delle nuove implementazioni per poi poterle caricare e renderle disponibili al pubblico.
Ma come siamo arrivati a questo?
Il 16 maggio 2019 Donald Trump ha annunciato la cessazione delle relazioni con Huawei, considerata un pericolo per la sicurezza nazionale. La decisione rende esplicito ciò che era già iniziato a febbraio dell’anno precedente, quando l’intelligence americana aveva definito “non sicuri” per la privacy i sistemi e i dispositivi di Huawei, accusati di spiare le comunicazione degli utenti e raccogliere dati da inviare a Pechino.
La rottura tra Google e il colosso cinese quindi ha una motivazione prettamente politica e certamente anche di interesse economico, infatti l’azienda cinese non è solo leader nel mercato degli smartphone ma è anche tra le aziende più grandi e importanti al mondo per quello che riguarda le tecnologie per le comunicazioni.
Il Trump Ban, tuttavia, non ha messo in crisi Huawei. Se è vero che il divorzio da Googlo significa che l’azienda americana non fornirà più a Huawei hardware, software e servizi e che Huawei non disporrà più di Android e, soprattutto, di Google Play Store e delle app sviluppate da Mountain View, il colosso cinese ha risposto diventando tecnologicamente autonomo e creando il suo store, AppGallery.
Al suo interno sono già presenti le applicazioni più usate come WhatsApp, Facebook, TikTok, Zoom, cioè le applicazioni più scaricate nello store di Google. Ovviamente chi fornisce queste applicazioni ha tutto l’interesse di distribuirle su più piattaforme possibili, rendendo così più facile il gioco a Huawei nell’introdurle nel suo store. Chi scaricherà AppGallery troverà quindi moltissima applicazioni presenti su Play Store.
Oimmei e lo sviluppo app Huawei
Il lavoro di Oimmei in questo periodo va proprio in questa direzione: molti clienti infatti desiderano non farsi trovare impreparati al futuro, perciò stiamo lavorando su diversi applicativi con uno sviluppo app Huawei per creare una versione ad hoc per l’AppGallery.
Il porting di un’App Android per renderla compatibile con il nuovo store consiste nell’andare a sostituire le librerie ed i servizi di Google, per esattezza i Google Play Services, con quelli nativi creati da Huawei. Tanto per fare degli esempi, i servizi principali su cui siamo chiamati ad intervenire sono i servizi di localizzazione, come la gestione delle mappe, la geolocalizzazione e le ricerche di indirizzi (SiteKit), le notifiche push (PushKit), i servizi inerenti alla gestione degli errori (Crash Service) e alle statistiche (Analytics Kit).
Ad oggi i dispositivi senza Google Play sono relativamente pochi ma Huawei ha scommesso fortemente sul suo futuro.
Vedremo come andrà a finire, ma noi ad ogni modo siamo pronti.